martedì 17 marzo 2009

..E mi prese l'ispirazione di scrivere..

Ed eccomi ancora qua,a scrivere.Probabilmente fra due giorni avrò il "BLOGgo della scrittrice",ma poco importa.

Tiro fuori un altro problema/motivazione:La Lingua!
Ebbene si.Per me è un problema-barra-motivazione.Ed ecco svelato il perchè:
Ho avuto un'iniziazione alla lingua inglese in prima media,con una simpatica e fuori di testa insegnante con i capelli dai riflessi blu-violetto."Ai miei tempi" l'inglese alle elementari non era obbligatorio,sebbene fossimo l'unica classe del mio anno a non farla(solita fortuna,eh..gli unici a non fare inglese,gli unici a non fare la gita di quinta,gli unici a fare l'intervallo seduti in classe,gli unici..e potrei andare avanti all'infinito..ma ve l'ho detto che come maestre avevo i capi delle SS?!?)
Comunque,dicevo prima delle mie solite divagazioni,che ho iniziato a studiare la lingua inglese in prima media.Dopo tre anni il risultato fu che all'esame di terza media la prof. di cui sopra mi faceva le domande e mi segnava dove leggere.Poca voglia di apprendere una nuova lingua?Poca voglia di studiare?Poca attitudine alla disciplina?Anche.Ma non solo.Dovete sapere,miei cari lettori(eggià,bello sentirsi importanti,eh?!?) che la suddetta professoressa dopo i primi mesi di scuola,visto il mio non brillante apprendimento(ci posso far nulla se sono gnucca di testa,a volte?!?),ha ben pensato di andare avanti come un treno,ed ogni volta che io chiedevo qualcosa,la sopracitata mi snobbava bellamente.Dev'essere una deformazione professionale delle prof. d'inglese contro di me,questa,perchè anche le successive mi snobbavano alla stragrande.Forse avevo una faccia poco raccomandabile,bah!Fatto sta che dopo che la nostra eroina ha iniziato a spiegare cose che per me risultavano indecifrabili(non avendo ancora nè capito,nè assimilato,le basi) ho iniziato a darmi alle chiacchiere.Non che questo sia una scusante,ma sapete che ha fatto,allora,la geniaccia??Non ha detto "Cià,magari la ragazza ha bisogno di ripetizioni,ha bisogno di più attenzioni,ha bisogno di....".Ma nooooo!Troppo per lei,questo.Ha ben pensato,allora,di cacciarmi fuori dalla classe ogni qual volta ci fosse una sua lezione.Quindi,se già prima non capivo nulla sentendo le spiegazioni,la veggente ha pensato che studiandomi da sola cose per me incomprensibili sarebbe stato meglio.
Il risultato è che uscita dalle medie sapevo a malapena dire e scrivere My name is Sara.Proprio scritto e detto così,eh!

Beh,ho poi iniziato le superiori e mi son detta "Che bello,finalmente posso riniziare una lingua da capo",considerando anche che la prof. delle superiori sarebbe ripartita dalle basi dato che molta gente aveva fatto francese alle medie.Ed invece chi mi tocca??La madre di uno che faceva il linguistico,della nostra età,e che quindi "Mio figlio è arrivato all'unità 20 in questa settimana,ci dobbiamo arrivare anche noi!".Poco è importato farle presente che il figlio era al linguistico e noi ad un sociale.Poco è importato farle presente che in 3 ore a settimana fare 10 unità era impossibile,ma che probabilmente al linguistico ce la facevano perchè c'erano più ore.E,per concludere il quadretto,poco è importato chiederle di spiegarle,almeno,ste 10 unità a settimana,invece che entrare in classe e parlare delle sue borse di coccodrillo o della cintura nuova di pitone.
Ci siamo trovati alla fine dell'anno a saper tutti ancora meno di quello che già sapevamo,ma con la magra consolazione che,al figlio,al linguistico,che faceva mille unità a settimana,l'avevano bocciato.

E arriviamo al secondo anno,nuova prof.,nuove aspettative.
Ma questa,invece,si è impuntata sul "Io devo svolgere il mio programma".E così,su 20 persone che eravamo in classe,solo i pochi eletti che avevano fatto un inglese decente alle medie la seguivano,visto che a tutti mancavano le basi.Evvai!Un altro anno di inglese buttato nel cesso!

Orbene,arriviamo al terzo anno,nuova prof.,stessa storia!
Dovete sapere,miei cari lettori,che quest'essere non sapeva nemmeno l'italiano.Ora,dico io,come fa un'ITALIANA,che non conosce l'ITALIANO,ad INSEGNARMI l'INGLESE?Risposta:non ce la fa!Onnipresenti furono le sue uscite "Ragazzi,close the...the...the...the FINESTRA perchè non mi ricordo come si dice!" o "Ragazzi,took the...the...the...the DIARIO perchè non mi ricordo come si dice!".Ora,capirete bene in che mani sono(siamo) capitata(capitati).Ennesimo anno perso,con un'insegnante che si credeva superiore a tutti solo perchè la chiamavamo professoressa,ma che sbagliava a coniugare i verbi in italiano.Una persona che aveva troppi problemi d'alcool,e che più di una volta si è presentata che sembrava uno zombie con lo stesso odore di una distilleria.
L'epilogo di quest'essere fu che andò ad insegnare italiano ai ragazzini in America.Io ancora non comprendo chi ha fatto una scelta così avventata.Poveri bimbi inglesi,che avranno disimparato anche quel poco che sapevano.

Alla fine del terzo anno,mi bocciarono(ohibò!),ed abbandonai quella scuola.
La mia (ex) classe ebbe una nuova insegnante d'inglese che,per farvi capire a che livello eravamo,è ripartita dal Simple Present.Buono,dai!

Ed io sono approdata in una scuola in quel di Monza.Insegnante gentile e tutto.L'unico problema?!?Facevamo letteratura(come da programma),ma io praticamente studiavo a memoria le cose,altrimenti era un casino.

Ecco,quindi,la mia esperienza con lo studio della lingua inglese.E da qui ne consegue che so spiccicare giusto due parole in croce.Ma qui sorge un altro problema:la vergogna!Ebbene si,a volte,anzi spesso,una risposta striminzita o una frase scrausa la so formulare.Il problema è che questo accade solo nella mia testa.Mi blocco,è più forte di me.

Quindi,un'esperienza americana potrebbe solo che farmi bene.Se da una parte sono terrorizzata dal mio livello meno che scolastico d'inglese,dall'altra è una motivazione a partire per iniziare a spiccicare qualcosa di più di due parole in croce.Non pretendo di scrivere un trattato scientifico in inglese,ma magari andare un pò più avanti della mia presentazione quello si!

Ovvio,mi metterò a studiacchiarlo un pò,giusto perchè se mi ritrovassi il primo giorno dispersa su un bus almeno qualcosa saprei dire.

Ed ora,miei fidati lettori,vi saluto.

LaSaretta.

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