mercoledì 18 marzo 2009

..Boston?!?

I racconti della "gente di Boston" mi hanno sempre affascinata.
Dicono sia la "città più europea degli Stati Uniti",e quindi,mi direte voi,checcivvaiaffare?!?
Dicono,anche,però,che sia la città più sicura degli Stati Uniti.
Ma forse dovrei anche prendere in considerazione il fatto che potrebbe essere anche molto cara(sempre per sentito dire,eh,si intende).
Insomma,son pur sempre una simil-universitaria squattrinata che si appresta a passare tre-o-quattro mesi del suo futuro in quel degli U.S.A.,e che quindi vorrebbe si vivere a pieno l'avventura,ma rimanendo pur sempre con i piedi per terra e pensare che un'estate di lavoro qua in Italia le consentirebbe senza troppi problemi un anno universitario,e che quindi non è il caso di sperperare le già sue ristrette finanze in qualcosa di si esaltante e tutto,ma pur sempre "di passaggio".Insomma,vorrebbe arrivare a casa con ancora un gruzzoletto consistente per pagarsi almeno le tasse universitarie e i primi tempi di ricerca di un lavoro.

Voi che dite?Avete consigli su mete?
La mia idea è quella di rimanere sulla costa,se non attaccata al mare,almeno vicina.In un posto che abbia le parvenze di un'estate e non disperso nell'entroterra degli Stati Uniti.
Collegato abbastanza a qualche città di interesse storico-artistico o anche solamente turistico.
Un posto dove d'estate non sia solo come in liguria con orde di pensionati o bambini,ma dove almeno ci siano un pò di ragazzi della mia simil-età(ne ho 23 quest'anno,quindi 24 quando partirei...urg,la vecchiaia!) e dove,magari,le serate e i centri di aggregazione non siano solo il cinema o il teatro.Non sono tipa da discoteca,tutt'altro.Passo gran parte delle mie serate su un sagrato di una chiesa a parlottare del più e del meno con gli amici,ogni tanto si va in qualche pub a bersi una birretta,ogni tanto la discoteca ci scappa pure,ed ogni tanto ancora si va a qualche simil festa in qualche casa di qualche amico/a.Non disdegno nemmeno le serate cinema,ma ancora non mi sento pronta ad affrontare una cosa del genere in America,non vorrei sentirmi un'idiota a vedere gli altri ridere e me con una faccia da fessa perchè non ho capito un tubo.

Miei cari e,purtroppo,inesistenti amici..consigliatemi!

martedì 17 marzo 2009

..E mi prese l'ispirazione di scrivere..

Ed eccomi ancora qua,a scrivere.Probabilmente fra due giorni avrò il "BLOGgo della scrittrice",ma poco importa.

Tiro fuori un altro problema/motivazione:La Lingua!
Ebbene si.Per me è un problema-barra-motivazione.Ed ecco svelato il perchè:
Ho avuto un'iniziazione alla lingua inglese in prima media,con una simpatica e fuori di testa insegnante con i capelli dai riflessi blu-violetto."Ai miei tempi" l'inglese alle elementari non era obbligatorio,sebbene fossimo l'unica classe del mio anno a non farla(solita fortuna,eh..gli unici a non fare inglese,gli unici a non fare la gita di quinta,gli unici a fare l'intervallo seduti in classe,gli unici..e potrei andare avanti all'infinito..ma ve l'ho detto che come maestre avevo i capi delle SS?!?)
Comunque,dicevo prima delle mie solite divagazioni,che ho iniziato a studiare la lingua inglese in prima media.Dopo tre anni il risultato fu che all'esame di terza media la prof. di cui sopra mi faceva le domande e mi segnava dove leggere.Poca voglia di apprendere una nuova lingua?Poca voglia di studiare?Poca attitudine alla disciplina?Anche.Ma non solo.Dovete sapere,miei cari lettori(eggià,bello sentirsi importanti,eh?!?) che la suddetta professoressa dopo i primi mesi di scuola,visto il mio non brillante apprendimento(ci posso far nulla se sono gnucca di testa,a volte?!?),ha ben pensato di andare avanti come un treno,ed ogni volta che io chiedevo qualcosa,la sopracitata mi snobbava bellamente.Dev'essere una deformazione professionale delle prof. d'inglese contro di me,questa,perchè anche le successive mi snobbavano alla stragrande.Forse avevo una faccia poco raccomandabile,bah!Fatto sta che dopo che la nostra eroina ha iniziato a spiegare cose che per me risultavano indecifrabili(non avendo ancora nè capito,nè assimilato,le basi) ho iniziato a darmi alle chiacchiere.Non che questo sia una scusante,ma sapete che ha fatto,allora,la geniaccia??Non ha detto "Cià,magari la ragazza ha bisogno di ripetizioni,ha bisogno di più attenzioni,ha bisogno di....".Ma nooooo!Troppo per lei,questo.Ha ben pensato,allora,di cacciarmi fuori dalla classe ogni qual volta ci fosse una sua lezione.Quindi,se già prima non capivo nulla sentendo le spiegazioni,la veggente ha pensato che studiandomi da sola cose per me incomprensibili sarebbe stato meglio.
Il risultato è che uscita dalle medie sapevo a malapena dire e scrivere My name is Sara.Proprio scritto e detto così,eh!

Beh,ho poi iniziato le superiori e mi son detta "Che bello,finalmente posso riniziare una lingua da capo",considerando anche che la prof. delle superiori sarebbe ripartita dalle basi dato che molta gente aveva fatto francese alle medie.Ed invece chi mi tocca??La madre di uno che faceva il linguistico,della nostra età,e che quindi "Mio figlio è arrivato all'unità 20 in questa settimana,ci dobbiamo arrivare anche noi!".Poco è importato farle presente che il figlio era al linguistico e noi ad un sociale.Poco è importato farle presente che in 3 ore a settimana fare 10 unità era impossibile,ma che probabilmente al linguistico ce la facevano perchè c'erano più ore.E,per concludere il quadretto,poco è importato chiederle di spiegarle,almeno,ste 10 unità a settimana,invece che entrare in classe e parlare delle sue borse di coccodrillo o della cintura nuova di pitone.
Ci siamo trovati alla fine dell'anno a saper tutti ancora meno di quello che già sapevamo,ma con la magra consolazione che,al figlio,al linguistico,che faceva mille unità a settimana,l'avevano bocciato.

E arriviamo al secondo anno,nuova prof.,nuove aspettative.
Ma questa,invece,si è impuntata sul "Io devo svolgere il mio programma".E così,su 20 persone che eravamo in classe,solo i pochi eletti che avevano fatto un inglese decente alle medie la seguivano,visto che a tutti mancavano le basi.Evvai!Un altro anno di inglese buttato nel cesso!

Orbene,arriviamo al terzo anno,nuova prof.,stessa storia!
Dovete sapere,miei cari lettori,che quest'essere non sapeva nemmeno l'italiano.Ora,dico io,come fa un'ITALIANA,che non conosce l'ITALIANO,ad INSEGNARMI l'INGLESE?Risposta:non ce la fa!Onnipresenti furono le sue uscite "Ragazzi,close the...the...the...the FINESTRA perchè non mi ricordo come si dice!" o "Ragazzi,took the...the...the...the DIARIO perchè non mi ricordo come si dice!".Ora,capirete bene in che mani sono(siamo) capitata(capitati).Ennesimo anno perso,con un'insegnante che si credeva superiore a tutti solo perchè la chiamavamo professoressa,ma che sbagliava a coniugare i verbi in italiano.Una persona che aveva troppi problemi d'alcool,e che più di una volta si è presentata che sembrava uno zombie con lo stesso odore di una distilleria.
L'epilogo di quest'essere fu che andò ad insegnare italiano ai ragazzini in America.Io ancora non comprendo chi ha fatto una scelta così avventata.Poveri bimbi inglesi,che avranno disimparato anche quel poco che sapevano.

Alla fine del terzo anno,mi bocciarono(ohibò!),ed abbandonai quella scuola.
La mia (ex) classe ebbe una nuova insegnante d'inglese che,per farvi capire a che livello eravamo,è ripartita dal Simple Present.Buono,dai!

Ed io sono approdata in una scuola in quel di Monza.Insegnante gentile e tutto.L'unico problema?!?Facevamo letteratura(come da programma),ma io praticamente studiavo a memoria le cose,altrimenti era un casino.

Ecco,quindi,la mia esperienza con lo studio della lingua inglese.E da qui ne consegue che so spiccicare giusto due parole in croce.Ma qui sorge un altro problema:la vergogna!Ebbene si,a volte,anzi spesso,una risposta striminzita o una frase scrausa la so formulare.Il problema è che questo accade solo nella mia testa.Mi blocco,è più forte di me.

Quindi,un'esperienza americana potrebbe solo che farmi bene.Se da una parte sono terrorizzata dal mio livello meno che scolastico d'inglese,dall'altra è una motivazione a partire per iniziare a spiccicare qualcosa di più di due parole in croce.Non pretendo di scrivere un trattato scientifico in inglese,ma magari andare un pò più avanti della mia presentazione quello si!

Ovvio,mi metterò a studiacchiarlo un pò,giusto perchè se mi ritrovassi il primo giorno dispersa su un bus almeno qualcosa saprei dire.

Ed ora,miei fidati lettori,vi saluto.

LaSaretta.

La grande decisione.

Ebbene si.Anzi,orbene(mica da tutti iniziare in questo modo,eh).
Ho preso una decisione.Anzi,diciamo più che altro che è stata una maturazione lenta e ponderata.
Il tutto è iniziato a circa 12 anni,ascoltando Alanis Morissette.La mia Divina ispiratrice.Ed ho detto "Il Canada sarà casa mia!".Se il Canada ha sfornato un mostro di questo tipo,mi son detta,dev'essere una patria interessante.Mi sono informata,ho fatto ricerche estenuanti,eppure,in un angolino della mia testa risuonavano tre lettere "U.S.A.".Poi è arrivata una pischellina di nome Avril Lavigne a farmi entrare in testa che "okey,il Canada ha sfornato Alanis,ma ha sfornato anche la Lavigne,e quindi non può essere così perfetto..".
Ma bando alle ciance,mi sto dilungando.

Questo blog nasce con l'intento di tenere a mente che ho preso una decisione,e,cascasse il mondo,quella decisione io la rincorrerò.

Qual'è la mia decisione,vi state chiedendo?
Effettivamente nulla di così trascendentale o estremamente pericoloso(in un certo senso,però,forse si..).
La mia decisione riguarda l'estate 2010(pheeeego non sapere nemmeno cosa farò in questa,di estate,ma che già mi programmo la prossima,eh..):tre,o forse quattro,mesi passati negli U.S.A.
Ancora non so bene dove,nè a far che cosa precisamente,ma tutto,mi dicono,verrò svelato a tempo debito.

Ora,l'unico piccolo problema(unico e piccolo,eh??)sono i soldi..maledetti..ovvero quelli per l'agenzia,quelli per il viaggio,quelli per il passaporto,e soprattutto,quelli per il primo periodo di sopravvivenza negli States.
E,quindi,ricapitoliamo:
-Costo dell'agenzia che mi troverà lavoro e un tetto sulla testa:circa 800€
-Costo del viaggio andata/ritorno:dai 500 agli 800€(contando sulla prenotazione anticipata,ovviamente)
-Costo del passaporto:circa 100€(maledetta a me che non sono mai andata fuori dall'Europa..)
-Costo per le prime settimane di sopravvivenza:circa 500€

Totale di tutto:circa 2000€

Così fa tutto più paura,però...e dove mai me li andrò a raccattare 2000€,io?Okey che manca un anno..però,c'è crisi,qua..non ho un lavoro,sono studentessa mantenuta..uff..urge una soluzione..

Del tipo:il passaporto potrei iniziare a farlo st'estate.Anzi,appena dopo l'estate,che si sa,in estate tutta la gente si mette a fare passaporti,e poi tra le ferie e tutto gli uffici già poco veloci si illumachizzano ancora di più.E questo sarebbe un bel passo avanti(ma dooooove??).
Per l'agenzia,mi dicono che posso pagare in due tranche..quindi,molto bene..ma prima o poi sti soldi dovrò cacciarli fuori,no??

Uff..mi sembrava tutto molto più facile,sinceramente,nella mia testa...eheheh..
Okey che st'estate lavorerò come ogni estate,e facendo un rapido calcolo potrei arrivare a portarmi a casa sui 4-5000€,ma da qui vanno detratti,in ordine:
-Vacanze estive
-Mantenimento mio personale
-Iscrizione all'università+materiale

E basta,direi..ma solo al pensiero che solo di Università e vacanze se ne andranno via almeno un 1500€,mi vien male..urge anche la ricerca di un lavoro redditizio oltre che l'università.Già.

Ma a parte questi discorsi materialistici(che sono 2000€ in confronto ad un'esperienza formativa in quel degli States?),c'è anche da pensare il Dove e il Cosa.

Con ordine:
Dove?
Un posto che non sia sulle montagne rocciose,nè in una qualche palude sperduta.Ma che non sia nemmeno New York,per dire.Un giusto mix tra qualità e prezzo.Un posto non troppo monotono ed isolato(non vorrei avere uno spaventapasseri come mio unico interlocutore),nè vorrei chiedere un mutuo per pagarmi la mia sopravvivenza.Lo stipendio mi deve bastare(ed avanzare,possibilmente) per mantenermi dignitosamente e permettermi,magari,nei giorni off di farmi anche qualche gitarella fuori porta.E soprattutto,un posto dove l'estate sia degna di questo nome.Se ci fosse il mare,poi,sarebbe anche perfetto.Ma in mancanza di questo,mi accontenterei anche di una piscina,suvvia.(sig,sob,sgrunt).

Stavo pensando a Boston,o ad un posto nel Massachusetts.Sembra che la qualità della vita estiva sia buona,che non ci siano tasse federali sul cibo,e il clima sia decente,e che abbia degli outlet spettacolari.

Cosa?
Ovvero,mi si chiede anche di indicare il tipo di lavoro che mi piacerebbe:ristorazione,parchi acquatici,parchi e basta(magari incontro Yoghi e Bubu,sai che figata?),commessa,e cose così,insomma.I soliti lavori estivi che si trovano anche in Italia.

Ora,la decisione è ben difficile.Anche perchè non è detto che mi trovino un lavoro dove voglio io,e che sia quello da me scelto,ma è per questo che ho intenzione di aderire al programma appena partono le iscrizione(circa ad ottobre 2009),per accaparrarmi più possibilmente il posto da me scelto.

LaSaretta.